Storia delle caravelle - Myouth - Ricordi degli anni '70

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Storia delle caravelle

Modellismo > Navi > La Caravella
La caravella (dal portoghese caravela) fu un tipo di veliero introdotta intorno al 1451 dai portoghesi, presumibilmente nell'arsenale di Lisbona e/o nella residenza di Sagres (Algarve) del principe Enrico il navigatore che fungeva al tempo da scuola nautica e arsenale sperimentale per gli esploratori lusitani. Fu concepita come un natante da esplorazione capace di circumnavigare l'Africa e raggiungere così le Indie orientali senza dover pagare tasse agli Ottomani.
Nella sua forma pienamente evoluta, sviluppata dal peschereccio nordafricano "qārib" (prob. evoluzione del carabus romano) , era un natante agile, di facile manovra (fond. una maggiore capacità di virata), con un dislocamento di 50-160 t, da 1 a 3 alberi a vela latina che ne facilitava il galleggiamento, cassero scoperto, prua piana eopera morta non troppo pronunciata. La limitata capacità di carico e di equipaggio ne erano i principali svantaggi ma ciò ebbe poca rilevanza fintantoché si trattò di navi destinate all'esplorazione.
Nell'immaginario collettivo, le "caravelle" per antonomasia sono le tre navi con le quali Cristoforo Colombo raggiunse i Caraibi nel 1492: la Niña, la Pinta e la Santa María. In realtà, quest'ultima era una nau e non una caravella.

Fonte: Wikipedia
The caravel (Portuguese: caravela, [kɐɾɐˈvɛlɐ]) was a small, highly manoeuvrable sailing ship developed in the 15th century by the Portuguese to explore along the West African coast and into the Atlantic Ocean. The lateen sails gave it speed and the capacity for sailing windward (beating). Caravels were used by the Portuguese and Castilians(Spain) for the oceanic exploration voyages during the 15th and 16th centuries in the Age of Discovery.

Fonte: Wikipedia
Bacheca con i modelli delle navi di Cristoforo Colombo presso il "Museo de Colombia".

Fonte: Wikipedia
La Niña

Una riproduzione della Niña vicino a Palos de la Frontera

Fonte: Wikipedia
La Niña (spagnolo: "bambina") fu una delle tre navi utilizzate da Cristoforo Colombo nel suo primo viaggio attraverso l'Oceano Atlantico nel 1492.
Il vero nome della Niña era Santa Clara. Il nome Niña era probabilmente un riferimento scherzoso al nome del proprietario, Juan Niño. Era una caravella lunga circa 20 m, inizialmente con attrezzatura latina pura, cioè con vele triangolari appese a lunghe antenne. Tuttavia, durante la sosta alle Canarie all'inizio del viaggio verso l'America le vele latine vennero sostituite con vele quadre (v. Figura). Queste connesse all'albero nel loro punto mediano e le scotte delle vele erano agganciate alle fiancate. Era priva del castello di prua ed aveva un piccolo cassero a poppa. È l'unica delle tre caravelle ad essere tornata agli ordini di Colombo, essendo la Pinta separatasi dopo una tempesta e rientrata separatamente in Galizia.

La Niña (Spanish for The Little Girl) was one of the three Spanish ships used by Italian explorer Christopher Columbus in his first voyage to the West Indies in 1492. As was tradition for Spanish ships of the day, she bore a female saint's name, Santa Clara. However, she was commonly referred to by her nickname, La Niña,which was probably a pun on the name of her owner, Juan Niño of Moguer. She was a standard caravel-type vessel.
The other ships of the Columbus expedition were the caravel-type Pinta and the carrack-type Santa María. Niña was by far Columbus' favorite. She was originallylateen sail rigged caravela latina, but she was re-rigged as caravela redonda at Las Palmas, in the Canary Islands, with square sails for better ocean performance. There is no authentic documentation on the specifics of Niña's design, although Michele de Cuneo, who accompanied Columbus on his second voyage, mentioned that Niña was "about 60 toneladas" (60 tons), which may indicate a medium-sized caravel of around 50 feet (15 m) in length on deck. Often said to have had three masts, there is some evidence she may have had four masts.
Niña, like Pinta and Santa María, was a smaller trade ship built to sail the Mediterranean sea, not the open ocean. It was greatly surpassed in size by ships likePeter von Danzig of the Hanseatic League, built in 1462, 51 m (167 ft) in length, and the English carrack Grace Dieu, built during the period 1420–1439, weighing between 1,400 and 2,750 tons, and 66.4 m (218 ft) long, in both weight and length.

Fonte: Wikipedia
Credits: Wikipedia
La Pinta

Una riproduzione della Pinta a Palos de la Frontera

Fonte: Wikipedia
La Pinta (in spagnolo: la "Dipinta") fu una delle tre navi utilizzate da Cristoforo Colombo nel suo primo viaggio attraverso l'Oceano Atlantico nel 1492. Fu la nave dalla quale Rodrigo de Triana avvistò per primo l'America. È da notare il fatto che Pinta era semplicemente un soprannome: il vero nome dell'imbarcazione è sconosciuto.
La Pinta era una caravella. La velatura era costituita da una vela quadra di trinchetto e una grande di maestra, mentre l'albero di mezzana (a poppa) portava una vela triangolare latina. Tra le riproduzioni esistenti, alcune esibiscono una vela di civada sul bompresso, mentre varie altre ne sono prive, pur essendo il bompresso abbastanza consistente come dimensioni e quindi in grado di sostentere una vela
Possedeva sia un cassero di poppa sia un castello di prua, anche se su quest'ultimo non tutte le fonti e le riproduzioni sono allineate. Le notizie sulla stazza e in generale sulle dimensioni sono contrastanti, con fonti (la maggioranza) che danno una stima intorno alle 110 t, ed altri di sole 60 t. Si stimava avesse un equipaggio intorno ai 25 uomini. Era una nave maneggevole, potendo fare gli 8 nodi secondo alcune fonti
Le altre navi della spedizione di Colombo furono la Niña e la Santa María. La Pinta e la Niña sopravvissero al viaggio di ritorno, a differenza dell'ammiraglia che finì incagliata su un banco di corallo presso Haiti, durante una navigazione notturna.

La Pinta (Spanish for The Painted One, The Look, or The Spotted One) was the fastest of the three ships used by Christopher Columbus in his first transatlantic voyage in 1492. The New World was first sighted by Rodrigo de Triana aboard La Pinta on 12 October 1492. The owner of La Pinta was Cristobal Quintero. The Quintero brothers were ship owners from Palos. The owner of the ship allowed Martin Alonso Pinzón to take over the ship so he could keep an eye on the ship.
La Pinta was a caravel-type vessel. By tradition Spanish ships were named after saints and usually given nicknames. Thus, La Pinta, like La Niña, was not the ship's actual name; La Niña's actual name was the Santa Clara. The Santa María's original name was La Gallega. The actual original name of La Pinta is unknown. The origin of the ship is disputed but is believed to have been built in Spain in the year 1441. It was later rebuilt for use by Christopher Columbus.

Fonte: Wikipedia
Credits: Wikipedia
Santa Maria

Una riproduzione della Santa Maria a Palos de la Frontera

Fonte: Wikipedia
La Santa María fu la più grande delle tre navi utilizzate da Cristoforo Colombo nel suo primo viaggio attraverso l'oceano Atlantico nel 1492. Era di proprietà di Juan de la Cosa, il pilota di Colombo. Era la nave ammiraglia della spedizione. Era lunga circa 27 m con un ponte e tre alberi, dei quali quelli di maestra e trinchetto a vele quadre e quello di mezzana a vela latina, una vela di civada sul bompresso; un ponte di coperta, castello di prora e un cassero rialzato di poppa con l'alloggio del capitano. Il timone, come per le navi dell'epoca, era privo di ruota di comando e si trasmetteva il movimento al timone stesso per mezzo di due corde. Era la più lenta dei vascelli di Colombo. Portava alcuni cannoni sul ponte inferiore, ed alcuni cannoncini girevoli posti sul castello di prua e su quello di poppa.
Viene solitamente ritenuta una caravella, come le altre due navi della spedizione, ma qualcuno ha ipotizzato fosse piuttosto una nao, affine alla caracca.

Il suo nome originale era La Gallega ("La Galiziana"), probabilmente perché venne costruita in Galizia (ma era anche modo di dire eufemistico per indicare laprostituzione). Pare che i suoi marinai la chiamassero Marigalante. Bartolomeo de Las Casas non usò mai i nomi La Gallega, Marigalante o Santa María nei suoi scritti, indicandola come la Capitana o La Nao (la nave).
Il 25 dicembre 1492 durante una notte calmissima, durante la quale tutto l'equipaggio era andato a dormire meno un giovanissimo mozzo cui era stata affidata la barra del timone, si incagliò su una barriera corallina di Haiti, inclinandosi e sfasciandosi.

Una sua replica è stata costruita a Columbus ed è ormeggiata sul fiume Scioto.
Un'altra replica venne costruita nel 1998 da Robert Wijntjie. Salpa, a pagamento, con visitatori da tutto il mondo per avvistare balene e delfini.


La Santa María, English "The Saint Mary," alternatively La Gallega, was the largest of the three ships used by Christopher Columbus in his first voyage across the Atlantic Ocean in 1492, the others being the Niña and the Pinta. Her master and owner was Juan de la Cosa, a man of Basque ethnicity from Santoña, Cantabria (at the time of his birth part of Biscay), operating in south Spanish waters. Requisitioned by order of Queen Isabella and by contract with Christopher Columbus, whom de la Cosa knew previously, the Santa Maria became Columbus' flagship on the voyage as long as it was afloat. Having gone aground on Christmas Day, 1492, on the shores of Haiti, through inexperience of the helmsman, it was partially dismantled to obtain timbers for Fort Navidad, "Christmas Fort," placed in a native Taínovillage. The fort was the first Spanish settlement in the New World, which Columbus had claimed for Spain. He thus regarded the wreck as providential. The hull remained where it was, the subject of much modern wreck-hunting without successful conclusion.
On its return to Spain, the expedition was instantly an international success story. Columbus and his crews paraded the streets of Barcelona, on the way to be received by the queen, in the company of natives in gala native dress (mostly body paint) wearing ornaments of gold, now crown property. All the peccadillos of the formerly mutinous crews were forgiven and forgotten, except for obscure journal entries. As soon as was feasible the Queen launched an armada of 17 ships with settlers and troops for the relief of Fort Christmas and further solidification of Spanish power there. The Niña and the Pinta sailed again. Columbus acquired a new flagship, believed, in the majority view, also to have been named the Santa Maria, but the sources give a few variants, such as the early Italian form, Marigalante. Juan de la Cosa was certainly on the second voyage although his status is somewhat uncertain. The majority view is that he had reconciled to Columbus and served again as the master of the Santa Maria, although perhaps not for the entire voyage. This time there was no grumbling and no mutinous talk or actions, as Columbus had at his command what were effectively royal marines.
The second expedition arrived at Fort Christmas, anchoring carefully away from the sandbar. They found the fort burned and abandoned. A few corpses of Europeans lay nearby. The chief of the Taino admitted the colonists were all dead, slain by the Taino natives. The chief denied complicity, claiming a wound inflicted in their defense. Subsequent investigation failed to clear him. The shock altered Columbus' perception of his mission. Formerly he had respected the natives, even the ones taken into custody. Now he disrespected them, against the express orders of the queen.[2] The sad outcome was a policy of enslavement and genocide, for which he was ultimately courtmartialed, convicted, and enjoined from further "colonial" activities, including removal from his hereditary offices.

Fonte: Wikipedia
Credits: Wikipedia
 
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