Il pilota Charles Green - Myouth - Ricordi degli anni '70

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Il pilota Charles Green

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Il pilota, Group Captain Charles Llewellyn Green.




Charles Llewellyn Green

Il Group Captain Charles Llewellyn Green (1912-2001) guidò una unità (Wing) di cacciabombardieri Hawker Typhoon che contribuirono alla distruzione di molte vitali strutture difensive tedesche nell’area delle Falaise nell'agosto del 1944.
 
Nel 1942 Green ha svolto un ruolo importante nel superare i problemi del Typhoon. E’ divenuto in seguito uno dei migliori piloti nel volo a bassa quota ("hedge-hopping") e ha distrutto carri armati, trasporti e formazioni di truppe che ostacolavano l'avanzata degli Alleati dalle teste di ponte sulle spiagge della Normandia e poi nell’ Europa nord -occidentale.
 
In precedenza, Green aveva proposto di dotare il caccia Hawker Hurricane di missili e aveva sostenuto, con successo, la sua tesi secondo cui il Typhoon non solo aveva ottime prestazioni, ma aveva anche una batteria di cannoni superiore ed era molto adatto ai missili.
 
Con questi presupposti e la sua brillante leadership del 121 Wing (che comprendeva gli squadroni 174, 175) e successivamente del 124 Wing (con gli squadroni 181, 182 e 247) portò alla distruzione delle scorte di munizioni e aiutò a distruggere o demoralizzare le formazioni e postazioni nemiche.
 
Il 7 agosto, a seguito di un contrattacco tedesco da parte di due divisioni Panzer, Green tornò da una ricognizione dell'area di battaglia per segnalare che 300 carri nemici erano nelle vicinanze.
 
Entrato in azione con altri elementi della 2a Tactical Air Force (2a TAF), la 121 Wing di Green fermò una colonna di 60 carri armati e 200 veicoli attaccando i veicoli di testa e di coda prima di avvicinarsi a quelli in mezzo.
 
Green gestiva un "servizio navetta" di Typhoon, con uno squadrone in volo ogni 20 minuti. Al crepuscolo, dopo che erano state fatte volare circa 300 missioni, era stato calcolato che erano stati distrutti 119 carri armati e 50 veicoli di trasporto. Green in seguito ha ricordato: "A 50 piedi sopra le colonne in fuga ero così basso che potevo vedere non solo le croci nere sui veicoli ma anche le teste quadrate dei conducenti".
 
Questa azione definì il modello di battaglia in cui le forze alleate circondarono la 7a armata tedesca nella sacca di Falaise. A metà agosto i Typhoon di Green e altri della 2a TAF hanno devastato un nemico intrappolato nelle strette strade della Normandia, ma al costo di 151 piloti.
 
Mentre l'offensiva nel nord della Francia e in Olanda continuava, Green - ormai promosso capitano del gruppo - comandò il 124 Wing con il Comandante di Ala Kit North-Lewis come suo secondo.
 
Nel giorno di Santo Stefano 1944 Green annunciò che stava partecipando ad una ricognizione meteorologica (i Group Capitain venivano scoraggiati dal volare in missioni operative) e ne approfittò per segnalare un raggruppamento di carri armati nemici prima di attaccarli. Il suo abitacolo è stato colpito, il Typhoon ha preso fuoco e Green si è lanciato, nonostante la sua altitudine pericolosamente bassa.
 
Dopo essere stato maltrattato delle SS che lo avevano catturato, è stato portato a Stalag Luft 1, un campo di prigionieri di guerra in Germania, dove si è ritrovato con lo squadron leader "Stapme" Stapleton, un sudafricano veterano della Battaglia d’Inghilterra che era uno dei suoi comandanti di squadrone. Ad inizio maggio i russi avanzarono raggiungendo il campo e i tedeschi si ritirarono. Green e Stapleton scambiarono alcuni pacchi della Croce Rossa con una piccola auto e guidarono lungo la costa della Germania settentrionale fino a quando non incontrarono truppe canadesi, che organizzarono il loro volo di ritorno in patria.
 
Charles Llewellyn Green è nato il 23 settembre 1912 a Marandellas, nella Rhodesia del Sud, e ha studiato alla Umtali High School. Dopo un breve periodo di lavoro agricolo con suo padre, è entrato nella Imperial Airways come impiegato, prestando servizio in varie stazioni dell'Africa meridionale fino a quando è stato nominato sovrintendente di terra a Beira in Mozambico.
 
La RAF gli affidò un breve incarico di servizio nel 1938, e nel novembre del 1940 fu assegnato al 500 Squadron (nella Contea del Kent), uno Squadrone Ausiliario di Aeronautica Militare part del Comando Costiero, equipaggiato con aerei da ricognizione generale Avro Anson. All'inizio del 1941 Green entrò a far parte del n. 235, uno squadrone di Bristol Blenheim, anche questo del Comando Costiero e operativo contro i convogli nemici nel Mare del Nord da Bircham Newton a Norfolk.
 
Dopo aver completato 51 missioni, fu promosso tenente di volo e inviato allo Squadrone n. 266 (Rhodesia), che comprendeva numerosi altri piloti della Rhodesia ed era equipaggiato con Spitfire.
 
Partecipando alle missioni sulla Francia settentrionale e agli attacchi contro le navi al largo dell'Olanda, oltre a intercettare gli aerei tedeschi che attaccavano gli aeroporti della RAF, Green sviluppò abilità che contribuirono poi alla sua reputazione di pilota di eccezionale coraggio e determinazione.
 
Dopo un anno, Green si trasferì con il 266° a Duxford, vicino a Cambridge, dove l'asso della battaglia d’Inghilterra Hugh "Cocky" Dundas addestrò Green e i piloti suoi compagni con il Typhoon.
 
Dopo essere stato promosso leader dello squadrone e aver ricevuto il comando dello squadrone n. 266, Green lo guidò a fianco del n. 56 nelle azioni offensive del gruppo di Duxford. Nel frattempo stava imparando come gestire al meglio questo aereo piuttosto difficile. In questo periodo gli squadroni di Duxford abbatterono 11 aerei nemici.
 
Green fu menzionato nelle spedizioni e premiato con un DFC nel 1943 per la sua "eccezionale leadership e intenso desiderio di ingaggiare il nemico". Passò quindi all'unità di addestramento operativo n. 59 (OTU) come capo istruttore di volo con il grado di comandante di ala.
 
Nel gennaio del 1944 fu nominato Wing Commander (Flying) della No 121 Wing, e fu coinvolto nell'attacco ai siti di lancio delle V-1 ("doodlebug") e nelle operazioni di preparazione nel periodo precedente agli sbarchi del D-Day. Nello stesso anno gli è stato conferito il DSO e il Bar.
 
Dopo i suoi successi in Normandia e al breve periodo di prigionia in Germania, Green tornò in Rhodesia (ora Zimbabwe) e creò una fattoria di tabacco, mais e bestiame sul suolo vergine a sud-est della capitale, Salisbury.
 
Nel 1961, come capitano del gruppo, divenne il primo ufficiale comandante del dopoguerra della Royal Rhodesian Air Force Volunteer Reserve. In questo periodo l'agricoltura divenne meno redditizia e Green entrò nel commercio del tabacco.
 
La Transcontinental Tobacco Company ha riconosciuto i suoi talenti e lo ha inviato a Formosa (ora Taiwan), e ha continuato a viaggiare ampiamente verso aree con importanti interessi sul tabacco.
 
Nel 1977 Green si ritirò e si trasferì l'anno seguente nel Devon; ma dopo sei anni in Gran Bretagna decise che avrebbe preferito vivere in Sudafrica e si stabilì a Durban, dove entrò a far parte del club di volo Virginia Wings; dopo la morte di Green il club organizzò un flypast in suo onore, durante il quale le sue ceneri furono disperse sul campo d'aviazione.
 
Sposò nel maggio del 1943, mentre prestava servizio a Duxford, Betty Jean Bowden, una donna con importanti incarichi nel Waaf. Hanno avuto due figli, il secondo dei quali è morto durante l'infanzia, e tre figlie.
 
 Fonte: The Telegraph
Group Captain Charles Llewellyn Green (1912-2001) led a wing of rocket-firing Hawker Typhoon fighter-bombers which helped to destroy vital German armour in the Falaise Pocket in August 1944.

Green played an important role in overcoming the Typhoon's teething problems in 1942. He later mastered low-level flying ("hedge-hopping") and took out tanks, transport and troop concentrations that were holding up the Allied advance from the Normandy beachheads into north-west Europe.

Previously, Green had questioned the proposal to fit the Hawker Hurricane fighter with rockets, and won his argument that the Typhoon not only performed better but also had a superior gun platform and was thus better suited for rockets.
In the event his brilliant leadership of No 121 Wing (comprising Nos 174, 175 and 245 Squadrons) and later No 124 Wing (Nos 181, 182 and 247 Squadrons) resulted in the destruction of ammunition dumps and helped to smash or demoralise enemy formations and positions.

On August 7, following a German counter-attack by two Panzer divisions, Green returned from a reconnaissance of the battle area to report that 300 enemy tanks were in the vicinity.
Going into action with other elements of the 2nd Tactical Air Force (2nd TAF), Green's 121 Wing halted a column of 60 tanks and 200 vehicles by attacking the lead and rear vehicles before setting about those in between.
Green ran a "shuttle service" of Typhoons, with a squadron airborne every 20 minutes. By dusk, after some 300 sorties had been flown, it was reckoned that 119 tanks and 50 transport vehicles had been destroyed. Green later recalled: "At 50 ft over the fleeing columns I was so low that I could see not only the black crosses on the vehicles but also the square heads of the drivers."
This action set the pattern for the battle in which Allied forces encircled the German 7th Army in the Falaise Pocket. In mid-August Green's and other 2nd TAF Typhoons devastated an enemy trapped in Normandy's narrow lanes, but at the cost of 151 pilots.

As the offensive in northern France and Holland continued, Green - by now promoted group captain - commanded No 124 Wing with Wing Commander Kit North-Lewis as his wing leader.

On Boxing Day 1944 Green announced that he was flying a weather recce (group captains were discouraged from flying on operations) and took the opportunity to report a build-up of enemy tanks before going in to attack them. His canopy was shot off, the Typhoon caught fire, and Green baled out, despite his perilously low altitude.
After being roughed up by SS captors he was taken to Stalag Luft 1, a prisoner-of-war camp in Germany, where he was reunited with Squadron Leader "Stapme" Stapleton, a South African Battle of Britain veteran who was one of his squadron commanders. In early May the Russians advanced on the camp, and the Germans retreated. Green and Stapleton swapped some Red Cross parcels for a small car and drove along the north German coast until they encountered Canadian troops, who arranged for them to be flown home.

Charles Llewellyn Green was born on September 23 1912 at Marandellas in Southern Rhodesia, and educated at Umtali High School. After a brief period farming with his father, he joined Imperial Airways as a clerk, serving at various southern Africa stations until he was appointed ground superintendent at Beira in Mozambique.

The RAF granted him a short service commission in 1938, and in November 1940 he was posted to No 500 (County of Kent), an Auxiliary Air Force Squadron in Coastal Command equipped with Avro Anson general reconnaissance aircraft. In early 1941 Green joined No 235, a Bristol Blenheim squadron, also in Coastal Command and operating against enemy shipping in the North Sea from Bircham Newton in Norfolk.

After completing 51 sorties he was promoted flight lieutenant and posted to No 266 (Rhodesia) Squadron, which included a number of other Rhodesian pilots and was equipped with Spitfires.
Taking part in sweeps over northern France and in anti-shipping strikes off Holland, as well as intercepting German aircraft intruding over RAF airfields, Green developed skills which were to build his reputation as a pilot of exceptional courage and determination.

After a year, Green moved with No 266 to Duxford, near Cambridge, where the Battle of Britain ace Hugh "Cocky" Dundas familiarised Green and his fellow pilots with the Typhoon.
After being promoted squadron leader and receiving command of No 266 Squadron, Green led it alongside No 56 in offensive sweeps by the Duxford Wing. All the while he was learning how best to handle a difficult type of aircraft. Meanwhile the Duxford squadrons shot down 11 enemy aircraft.
Green was mentioned in despatches and awarded a DFC in 1943 for his "outstanding leadership and intense desire to engage the enemy". He then moved on to No 59 Operational Training Unit (OTU) as chief flying instructor in the rank of wing commander.

In January 1944 he was appointed Wing Commander (Flying) of No 121 Wing, and was involved in attacking V-1 "doodlebug" launch sites and softening-up operations in the run-up to the D Day landings. In the same year he was awarded the DSO and Bar.

Following his Normandy exploits and the short spell as a PoW, Green returned to Rhodesia (now Zimbabwe) and created a tobacco, maize and cattle farm from virgin soil south-east of the capital, Salisbury.

In 1961, as a group captain, he became the first post-war commanding officer of the Royal Rhodesian Air Force Volunteer Reserve. In this period farming became less profitable and Green entered the tobacco trade.
The Transcontinental Tobacco Company recognised his talents and sent him to Formosa (now Taiwan), and he continued to travel extensively to areas with substantial tobacco interests.

In 1977 Green retired and moved in the following year to Devon; but after six years in Britain he decided he would prefer life in South Africa and settled in Durban, where he joined the Virginia Wings flying club; after Green's death the club organised a flypast in his honour, during which his ashes were scattered on the airfield.
He married, in May 1943 while serving at Duxford, Betty Jean Bowden, a Waaf leading aircraftwoman. They had two sons, the second of whom died in infancy, and three daughters.

 
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